La recensione
Abbiamo testato pellet Land nel corso di giornate non particolarmente fredde, con le temperature massime attorno ai 7-8 gradi e le minime a cavallo dello 0. Abbiamo quindi impiegato circa due giorni, con più accensioni, a bruciare il sacco di Land.
Pellet di pino
Intanto il residuo iniziale che troviamo nel sacco è abbondante, una caratteristica negativa che ci suggerisce cattiva conservazione, o comunque un processo produttivo non ottimale. Ma è solo un indizio, per cui non saltiamo alle conclusioni.
L’accensione può immediatamente confermare o smentire la sensazione precedente. E la conferma solo parzialmente, nel senso che l’accensione non è dei migliori, un po’ ritardato. Con un po’ di fumo iniziale che scompare col passare dei secondi e con il riscaldamento della camera di combustione della stufa.
Ottimo potere calorifico
Il calore aumenta velocemente, la fiamma rimane viva e costante nel tempo, alla fine della prova constateremo un ottimo potere calorifico.
Il vetro si sporca abbastanza velocemente ma in maniera superficiale e via via un po’più pesante e uniforma. Nulla di particolare, lo piazziamo nella media, con un voto discreto.
Niente clinker
Alla fine del sacco di pellet Land, apriamo la camera di combustione e troviamo una quantità di cenere accettabile e soprattutto non troviamo clinker; avevamo già sentore di questa cosa positiva, la stufa non è andata in blocco e le accensioni sono state simili le une alle altre. Dicevamo, la quantità di cenere è discreta, quindi la pulizia è in generale buona.
Ci troviamo quindi di fronte ad un pellet discreto, con il potere calorifico come pregio maggiore e con l’abbondanza del residuo come difetto principale. Diamo 70 al prezzo, in quanto consegnatoci dal produttore. Diamo quindi un voto che rispecchi la media dei voti agli altri valori di questo pellet.
Scheda Tecnica
Trovate in questa sezione la scheda tecnica di pellet Land.